martedì 26 gennaio 2010

Paesaggio italiano

Paesaggio Italiano

I luoghi con l' anima sono tanti e diversi, come i punti di vista che incrociano paesaggi naturali, umani e urbani.
Richiamandoci ad Hillman possiamo dire che gli oggetti non sono neutri, la trasformazione dell'ambiente e del paesaggio ha conseguenze dirette sulla nostra umanità sociale e psicologica.
Il paesaggio è obiettivo politico d’interesse generale, come diritto e responsabilità del singolo e delle comunità, come patrimonio, identità ed eccellenza da cui scaturiscano senso dell’abitare, appartenenza, convivialità, benessere economico, bellezza.
Si tratta, con le parole di Riccardo Priore, di "salvaguardare, ripristinare, valorizzare o favorire l’emergenza dei caratteri identitari che costituiscono il valore di un luogo, consentendone la sostenibilità ecologica e culturale; di assicurare in tal modo che una comunità disponga di immagini originali e differenzianti in cui identificarsi. Ad ogni comunità deve essere quindi offerta la possibilità di rispecchiarsi nel paesaggio, di immedesimarsi nelle forme del territorio sostrato del proprio insediamento; una volta che vi si sarà riconosciuta, una comunità potrà considerare queste forme alla stregua di un tratto auto-qualificante. Grazie al suo potenziale simbolico, quale rappresentazione della capacità di una società di esistere ed integrarsi in un mondo sempre più globalizzato, il paesaggio prodotto potrà così essere alla fonte di un progetto capace di accrescere le occasioni di benessere psico-fisico, di identità cultuale e di ricchezza civile ed economica di ciascun abitante".
La 'perdita del nostro paesaggio significa l'appiattimento della nostra relazione con il mondo.
Facciamo nostre le parole di James Hillman: “Il mondo è un’esperienza estetica, anche se non tutti gli esseri umani ne sono coscienti. Questo può valere per un condizionatore d’aria così come per il corpo estraneo sulla facciata di un antico palazzo, la panchina rotta abbandonata in un parco. E poi l’aria, la luce, la strada in cui viviamo, le parole che le persone si scambiano tra di loro: tutto intorno a noi sta diventando ogni giorno più brutto.
(…)
Dovete far sentire la vostra voce, che sarà quella del dissenso. Fate qualcosa di utile. Perché non dobbiamo mai, nemmeno per una volta, accettare ciò che non è accettabile. Dobbiamo sempre ripeterci: “No, noi questo non lo accettiamo”.
(…)
Bisogna scegliere un tema che ci tocca profondamente. E poi bisogna agire, fare qualcosa per cambiare. Credo sia sbagliato pensare di poter fare tutto o affrontare troppi problemi insieme.
Al contrario, ognuno di noi dovrebbe occuparsi di quello che considera davvero importante, per quanto marginale sia nella grande battaglia del mondo.
(…)
Bisogna lottare, invece. E dedicarsi totalmente a una causa. Unirsi a quanti provano le tue stesse emozioni, che condividono le tue idee. E cercare di produrre un cambiamento. Anche piccolo. Il mondo invia ogni giorno dei messaggi, positivi o negativi. il nostro compito è rispondere. Ogni giorno.

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