domenica 25 marzo 2012

Apre al pubblico la Villa Romana di Gioiosa Jonica

Apre al pubblico la Villa Romana di Gioiosa Jonica
Silvia Lambertucci
Cultura (24/03/2012) GAZZETTA DEL SUD

Luoghi esclusivi come Villa Madama a Roma o la settecentesca villa di Berlusconi a Gerno di Lesmo, sulla Valle del Lambro, che tra l'altro è purtroppo già sold out. Ma anche le fascinose fabbriche d'epoca, come il Cappellificio Cervo di Sagliano Micca in provincia di Cervia o il sito archeologico della Villa Romana del Naniglio in Calabria. Ormai ci siamo: con il calendario che ha segnato ufficialmente l'entrata della stagione che segue l'inverno, torna in questo weekend l'appuntamento cult con le Giornate di Primavera del Fai.
Oltre 670 occasioni in tutta Italia, e tra le opportunità da cogliere al volo ci sono anche le passeggiate nei borghi, gli itinerari, persino le biciclettate. Per il Fondo ambiente italiano, che questo appuntamento lo rinnova da vent'anni, la Giornata di Primavera è l'occasione per rilanciare l'appello al contributo dei privati. Bastano due euro, ricorda il vicepresidente esecutivo Marco Magnifico, con un sms al 45504. Di seguito, una selezione delle aperture. Alcune sono riservate ai soci Fai, meglio quindi controllare sul sito (www.giornatafai.it):
- Gioiosa Jonica (Reggio Calabria): per gli appassionati di archeologia apre (oggi per iscritti Fai domani per tutti) Villa Romana del Naniglio, un sito che risale al I secolo a.C. con mosaici appena scoperti che per la prima volta vengono mostrati al pubblico.
- Milano: sold out le prenotazioni per il Carcere di San Vittore, c'è però il Palazzo della Banca d'Italia che apre al pubblico per la prima volta nella sua storia. Oltre agli arredi originali dell'epoca nel palazzo ci sono grandi opere d'arte, dai Dioscuri di Giò Pomodoro ad alcuni capolavori di Balla, Guttuso e Hayez. Sempre a Milano, si annuncia divertente e affascinante la visita ai Laboratori Scala Ansaldo, l'imponente struttura dove nascono gli spettacoli che andranno in scena sul palco del Teatro alla Scala (costumi, scenografie..) già aperta una volta nel 2006.
- Gerno di Lesmo (Monza Brianza): Bellissima e piena di meraviglie, adagiata in posizione ultrapanoramica sulla valle del Lambro, apre per la prima volta per pochi fortunati "il Gernetto", ovvero la settecentesca Villa Mellerio, acquisto recente dell'ex presidente del Consiglio Berlusconi (iscritti Fai).
- Napoli: il Convento di clausura delle Trentatrè, fondato nel 1540 nel centro della città, chiamato così per il numero massimo delle monache che poteva ospitare in omaggio agli anni di Cristo (visite guidate, obbligatoria la prenotazione allo 0817618514). Solo per gli iscritti Fai oggi e per tutti domani mattina, è da non perdere l'ottocentesca Villa Rosebery, splendida residenza napoletana del presidente della Repubblica, ritenuta uno dei principali esempi del neoclassicismo nel capoluogo partenopeo.
- Venezia: La Chiesa di San Lazzaro dei Mendicanti, vasto complesso assistenziale voluto dalla Repubblica Veneziana per risolvere la piaga dell'accattonaggio, costruito nel Seicento, che conserva opere del Veronese e di Tintoretto (soci Fai).
- Cagliari: Chiuso da tantissimo tempo apre – solo domani – il sito archeologico di Tuvixeddu, con una incredibile necropoli punica che è stata zona di cava fino agli anni Cinquanta.
- Orvieto: (iscritti Fai) si può entrare nella Torre del Maurizio e soprattutto nel meccanismo del famoso orologio con automa.
- Roma: Per chi conoscesse già Villa Madama o non avesse fatto in tempo a prenotarsi, nella capitale c'è un'altra occasione da non perdere: il secentesco Complesso Borrominiano dell'Oratorio dei Filippini. Nel progetto c'è anche la mano di Borromini, che realizzò la facciata, la biblioteca e la torre dell'orologio. Si possono visitare le stanze dove visse e morì San Filippo Neri (oggi iscritti Fai, domani tutti).

mercoledì 7 marzo 2012

Nettuno vista dalla strada di Porto d'Anzio


Nettuno vista dalla strada di Porto d'Anzio.

venerdì 2 marzo 2012

Paesaggio con olivi sul mediterraneo: sarà patrimonio dell'umanità?

Paesaggio con olivi sul mediterraneo: sarà patrimonio dell'umanità?
di Emanuele Coen
L'Espresso, 6 gennaio 2012

Una grande striscia verde, milioni di ettari di oliveti, si estende a macchia lungo le sponde del Mediterraneo. Un tempo dall'Hiberia partivano i rifornimenti di olio per Roma, e anche ora la Spagna è il primo produttore mondiale. In Albania si realizza invece l'ottima varietà Kalinjot e la provincia di Meknes, in Marocco, vicino al sito archeologico di Volubilis, ospita centinaia di piante secolari. Così si prosegue fino all'Italia, dove la filiera dell'oro verde dà lavoro a un milione di persone.
Oggi oltre il 95 per cento dell'olio d'oliva prodotto nel mondo proviene dall'area del Mare Nostrum, dove però ognuno difende le proprie specialità senza fare squadra, con il rischio che Australia, Stati Uniti, Cile e Argentina guadagnino spazio sui mercati. Ora però, a un anno dal riconoscimento della dieta mediterranea come patrimonio immateriale dell'umanità, presto sul tavolo dell'Unesco potrebbe finire il dossier per sostenere la candidatura del paesaggio olivicolo mediterraneo. L'associazione nazionale Città dell'olio ha infatti dato vita a Imperia alla Rete delle città dell'olio mediterranee (Recomed), coinvolgendo 15 Paesi: oltre al nostro, Albania, Algeria, Croazia, Francia, Grecia, Israele, Libano, Marocco, Montenegro, Portogallo, Slovenia, Spagna, Tunisia e Turchia.
"Ci si schiera non solo a tutela di un paesaggio geografico" dice Enrico Lupi, presidente dell'associazione, "ma soprattutto di cultura, storia e tradizioni millenarie comuni. Inoltre, vogliamo creare un network in grado di controbilanciare, nel settore agricolo comunitario, il peso dei Paesi del Nord e del Nord-Est dell'Europa".
L'iniziativa fa riflettere anche sull'urgenza di tutelare il territorio. Solo in Liguria, infatti, negli ultimi dieci anni la superficie agricola utilizzata è calata del 32 per cento, il record negativo tra le Regioni italiane, con conseguenze pesanti sull'occupazione. Con qualche eccezione. "Negli ultimi tempi infatti" dice Lupi "nella zona del Ponente ligure molti giovani sono tornati a occuparsi degli oliveti".
E per far scoprire a tutti le qualità del loro olio, dal 4 febbraio al 31 marzo, venti comuni della Riviera dei Fiori ospiteranno Olioliva (olioliva.tv), con weekend di degustazioni, visite guidate a frantoi, oliveti, ristoranti e osterie per celebrare l'extravergine di olive taggiasche, una delle varietà più pregiate made in Italy.
Tra centinaia di etichette Dop e Igp il mondo dell'olio assomiglia del resto sempre di più a quello del vino. E fra i gourmet e assaggiatori c'è Marco Oreggia, autore, insieme a Laura Marinelli, di Flos Olei 2012 (Marco Oreggia editore, pp. 800, euro 30), monumentale guida ai migliori extravergine del mondo. "Su 1.300 varietà mondiali, circa 700 sono italiane" dice. "E se, per il vino, la diaspora delle varietà parte da Italia e Francia, per l'olio sono Italia e Spagna ad averle traghettate nel resto del pianeta".