sabato 22 ottobre 2011

Alberi storici tutelati come monumenti

Alberi storici tutelati come monumenti
Al. Ar.
Corriere della Sera 8/10/2005
ROMA — E' una tradizione per la Sardegna la longevità. Per gli uomini, come per gli alberi. Ed infatti vive a San Baltolu di Luras (Sassari) l'albero da record: un oleastro che ha impiegato oltre duemila anni per diventare alto 15 metri e largo quasi 12. E' lui l'albero piu vecchio d'Italia. E' lui il capostipite dei «patriarchi verdi», circa 150 esemplari in tutta Italia di alberi monumentali che presto verranno tutelati come fossero la Pietà di Michelangelo o la Porziuncola di San Francesco.
Oggi danneggiare un albero che si trascina dietro millenni di storia o di tradizione, ma anche credenze popolari, é un reato che viene punito con una sanzione amministrativa. «Ma abbiamo pronta una legge che farà diventare penali questi reati», garantisce Gianni Alemanno, il ministro per le Politiche agricole che ieri ha annunciato direttamente al presidente della Repubblica la nuova normativa a tutela di questo storico patrimonio ambientale.
Si festeggiavano i 183 anni del Corpo forestale dello Stato, ieri. E alla cerimonia a Roma Carlo Azeglio Ciampi ha accolto con favore la nuova legge sugli alberi monumentali, un patrimonio che proprio il Corpo forestale da oltre vent'anni si sta occupando di censire, curare, catalogare. «Sono sempre stato vicino al Corpo forestale», ha detto Ciampi. E ha aggiunto: «E' importante la cultura dell'ambiente».
E' importante rispettarlo l'ambiente che ci sta intorno. E conoscerlo. Cominciando proprio dai «patriarchi verdi». «Per i forestali questi giganti della natura rappresentano molto di piu di un patrimonio di cultura e biodiversità da tutelare», dice Cesare Patrone, capo del Corpo forestale. E spiega: «Questi alberi monumentali sono un libro aperto, una pergamena srotolata a cavallo dei millenni che contiene informazioni vive e trascrizioni dettagliate in grado di farci fare un balzo verso il mondo lontano degli ecosistemi che li hanno generati».
Sono oltre vent'anni che le guardie forestali girano in lungo e in largo per boschi e radure a caccia di questi gioielli antichi. E stanno ancora faticando a stabilire a chi tra di loro spetti la palma dell'albero piu alto. Perché stabilire qual é quello piu largo é facile, alla fine. A Sant'Alfio, in provincia di Catania, alle pendici dell'Etna, c'é un Castagno chiamato dei Cento Cavalli: é di ventidue metri la sua circonferenza, agevole misurare che é due metri piu grande di quell'altro castagno che vive a Mascali, sempre in provincia di Catania. Ma come si fa ad essere certi quando le misure si devono fare in altezza, verso il cielo?
Come si fa a stabilire se è piu alto il Liriodendro che cresce nel parco della Besana, in provincia di Como, o una delle Sequoie sempre verdi che crescono nel Biellese, nel Parco Burcina di Pollone, per la precisione? Infatti, non si stabilisce. E ci si deve accontentare di sapere che tutti e due svettano su nel cielo per oltre cinquanta metri, metro piu o metro meno. Ma se non ci si vuole accontentare si puo anche andare a vedere. Gli alberi più alti. O quelli che raccontano le storie di San Francesco o dei Briganti o di Garibaldi: c'é un libro che li racconta tutti ("Grandi alberi d'Italia". De Agostini). Lo hanno scritto i forestali.

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