domenica 30 gennaio 2011

"L'Italia? Si salverà solamente se non si costruisce più nulla"

"L'Italia? Si salverà solamente se non si costruisce più nulla"
Cristiano Santori
Ore 12 14/12/2010

E' l'ultima provocazione del sindaco di Salemi, Vittorio Sgarbi

"L'Italia non si salva se non si parte dal principio di non costruire più nulla. Hanno costruito abbastanza e inutilmente. Hanno costruito negli ultimi 50 anni più del doppio del costruito precedente. 25 milioni di edifici, di cui 12 milioni fatti dal 3000 a.C al 1950. 13 milioni dal 1950 ad oggi, di cui 4 milioni non abitati. Per cui continuare a costruire vuol dire semplicemente favorire questa logica del mattone, che è quella che manderebbe avanti l'economia secondo uno schema mentale idiota. I lavori pubblici sono intesi come costruzioni di edifici nuovi mentre i lavori pubblici dovrebbero essere un segmento dei beni culturali e preoccuparsi del restauro e della manutenzione del patrimonio. Uno ha un edificio del '700 in rovina, poi costruisce un condominio. I governanti dovrebbero fare una legge. molto precisa: non si costruisce più niente di nuovo finchè non sarà restaurato l'ultimo edificio storico. L'edificio storico può essere restaurato per finalità private o pubbliche". In un'intervista che uscirà domani sul Quotidiano della Calabria, Vittorio Sgarbi si pronuncia a favore di una nuova politica dei lavori pubblici che punti sul recuperò e il restauro dell’immenso patrimonio italiano nel quale coinvolgere i privati. Ipotesi percorribile, come dimostra la disponibilità di Diego Della Valle a sponsorizzare, finanziandolo, un progetto per mettere in sicurezza il Colosseo: "Della Valle potrebbe spendere i 23 o 25 milioni di euro per fare un condominio, per fare appartamenti. venderli e trarne un beneficio. Perchè li mette nel Colosseo? Perchè ha capito che il futuro è il Colosseo. Investire nel Colosseo è investire in una cosa che ha senso, fare un condominio è fare un'altra porcheria, in cui tu magari aumenti il tuo benessere, che non si capisce poi a cosa ti serva, ma in ogni caso deturpi, e quindi diminuisci, il valore oggettivo e il valore sostanziale del tuo Paese". E ancora: "Lo Stato deve intendere i lavori pubblici come manutenzione, restauro e recupero. Lo Stato ha delle priorità, e i privati devono essere obbligati per legge a non costruire niente di nuovo, incomincino a comprare, come fa Grauso a Cagliari, gli edifici storici e li mettano a posto. Meglio abitare negli edifici abbandonati nel centro storico piuttosto che abitare nei condomini in periferia. Quando avremo finito questo immane lavoro dei lavori pubblici sia rispetto agli impegni dello Stato per il suo patrimonio, sia rispetto ai privati risistemato, si potrà ricominciare a costruire qualcosa. Adesso si spendono 220 milioni di euro per fare il nuovo palazzo della regione in Piemonte si danno 22 milioni a Fuksas.... Ma come “si può?". Sgarbi si dichiara favorevole a una rivisitazione del ruolo delle soprintendenze che, a suo 'avviso, "dovrebbero unicamente preparare dei moduli da fotocopiare e distribuire su cui sia scritto NO a qualsiasi richiesta e parere. No su Tutto". E cita, come esempio di un modello di intervento intelligente, quanto ha realizzato lo svedese Daniele Kihlgren che ha comprato un paese quasi abbandonato in Abruzzo e l'ha completamente recuperato: "Ci sono almeno 2000 paesi da comprare e da rimettere in ordine - sostiene Sgarbi -, uno rimette in ordine quelli e ha finito di fare speculazione. Il lavoro c'è, fai un borgo bellissimo, è semplice". Sgarbi nell'intervista al Quotidiano di Cosenza, ha poi rilanciato la proposta di un Super Ministero del Tesoro che assembli tutte le competenze divise e spezzettate in materia di beni culturali. Spiega: "Il Ministero dell'economia non può essere un ministero che prescinde dall'economia reale, che è il patrimonio. Se uno in casa ha 100 Picasso, 50 de Chirico, 40 Morandi, 300 Pollock è povero? No, è ricco. Noi abbiamo Giotto, Michelangelo... siamo ricchi. Ergo: il ministero del Tesoro deve chiamarsi Ministero del Tesoro dei Beni culturali, essere un unico ministero che accorpa anche il turismo, lo sviluppo economico. ...Un sold ministero che intende il suo tesoro nei beni artistici, i suoi lavori pubblici nella loro manutenzione, nel loro restauro e recupero, il turismo come conseguenza di questo, lo sviluppo economico come valutazione progettuale".

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